Sculture e processi digitali

Sculture e processi digitali

Omne Vivum è un’opera scultorea che accoglie i visitatori invitandoli ad “attivare” lo spazio con la propria voce. Realizzata in marmo, grazie all'uso della fresatura robotica e a processi di modellazione digitale 3D questo monolite fa parte di un progetto articolato e complesso: Portal Universalis. Scopriamo di che cosa si tratta in questa intervista con l’autore: il designer e architetto, founder dello studio GG-loop, Giacomo Garziano.

 

Giacomo Garziano, designer e architetto founder dello studio GG-loop, ha stupito il pubblico di Marmomac 2024 - evento internazionale dedicato al marmo e alle pietre naturali svoltosi a Verona Fiere nel settembre scorso - con un’opera scultorea monolitica, Omne Vivum, parte della mostra Full/Empty, curata da Raffaello Galiotto.

 

L’opera Omne Vivum, realizzata in collaborazione con Margraf, azienda veneta specializzata nella lavorazione dei marmi e delle pietre naturali, è alta 170 cm circa e larga 150 cm e trae ispirazione dall'iconografia dell'uovo cosmico, un simbolo universale e atemporale di creazione e di connessione. Si presenta come un rifugio meditativo ed esperienziale, in cui la monumentalità del marmo di Fior di Pesco Carnico combina un guscio esterno rigido e complesso ad uno interno morbido e avvolgente, evocando così simbolicamente una dualità estetica tra la durezza della materia e la fragilità dell'esperienza umana.

All'interno di questo ambiente, il visitatore, isolato dal caos esterno, è stato invitato ad “attivare” lo spazio con la propria voce, generando una risonanza capace di espandersi attraverso le venature del marmo, creando così un’esperienza sonora immersiva.

Omne Vivum - come ci ha raccontato l’autore, nell’intervista che potrete leggere di seguito - rappresenta la prima realizzazione di Portal Universalis, progetto di più ampia portata di GG-loop che ha l’ambizioso obiettivo di costruire 999 di questi portali, ciascuno diverso per forma e design da collocarsi lungo le cosiddette “linee di energia sonora”, rete di vibrazioni naturali formate da onde sonore a frequenza ultra-bassa che attraversano la Terra.

 

 

GG loop OmneVivum fronte Garziano Margraf Ph Michael Sieber 600x450 

Omne Vivum, scultura in marmo (fronte), design GG-loop, Giacomo Garziano. Realizzazione Margraf. Photocredits Michael Sieber, artista couturier diLIBORIO.

 

 

Ha spiegato che Omne Vivum «indaga la profonda simbiosi tra architettura, suono e ambiente». È un’affermazione che mi ha ricordato i lavori di un Maestro del design italiano, Harry Bertoia, e il tentativo, con il progetto Sonambient, iniziato alla fine degli anni ’50, di catturare la voce delle sue sculture metalliche. Quelle opere, e le sperimentazioni sui materiali, le sono state in qualche modo d’ispirazione?
«Bel riferimento ma l'ispirazione viene da molto più lontano. Dal momento primo della creazione, l'istante in cui con la vibrazione del suono, la luce cristallizzò la materia. È un concetto comune a ogni civiltà: “In principio era il verbo” nella Bibbia cristiana, fino all'Om delle culture vediche. Il suono ha un ruolo fondamentale per la creazione dell’Universo. La fisica quantistica conferma che alla scala infinitesimale, la poca materia visibile, e quella non ancora visibile della zuppa quantica, è un insieme di corde in costante vibrazione. Questo principio era noto a diverse civiltà antiche, che utilizzavano proprio il suono per elevare il proprio spirito ad alterati stati di coscienza, grazie ai principi di risonanza acustica applicati agli spazi utilizzati per rituali spirituali. Vedi Stonehenge o la camera del Re nella Grande Piramide di Giza.

Ebbene sì, questi fenomeni acustici non sono casuali. La Archeoacustica è una scienza che studia appunto l'acustica in siti archeologici, solitamente spazi sacri. Ognuno di questi luoghi viene attivato dalla voce, o da strumenti a fiato o percussione, a specifiche frequenze.
Questo stesso principio è applicato per Omne Vivum, il cui interno è una forma inedita per i luoghi sacri conosciuti, ma che presenta specifiche proprietà acustiche. Essendo un ellissoide, il suono si concentra nei due fulcri. Quando il visitatore produce un suono di 171 hz, attiva lo spazio creando un'onda stazionaria, che riempie il vuoto del portale dando l'impressione che il suono si solidifichi. L'esterno di Omne Vivum rappresenta proprio questo: la vibrazione prodotta all’interno. Come se la pietra si sciogliesse sotto l'impulso di quest'onda stazionaria.»

 

 

GG loop OmneVivum retro Garziano Margraf Ph Michael Sieber 600x450

Omne Vivum, scultura in marmo (retro), design GG-loop, Giacomo Garziano. Realizzazione Margraf. Photocredits Michael Sieber, artista couturier diLIBORIO.

 

 

Anche Echinoidea - una struttura modulare in legno ispirata, nella forma, all’esoscheletro dei ricci di mare, progettata nel 2022 - è stata pensata come un bozzolo, per offrire ai visitatori un rifugio avvolgente e un’esperienza contemplativa. Quali attinenze ci sono tra le due opere? Fanno parte del medesimo filone di ricerca?
«Non in maniera diretta ma effettivamente Echinoidea è una declinazione del tema di ricerca di Portal Universalis su templi contemporanei per l’Era attuale. Templi nei quali la tecnologia (progettuale e costruttiva) serve un tema di benessere psico-fisico, di consapevolezza individuale e collettiva, e sicuramente spirituale.»

 

Sculture in marmo. E il pensiero va subito ai grandi artisti del passato... Michelangelo, Canova, Bernini. Oggi è possibile realizzare una scultura, infinite volte, attraverso l’utilizzo della fresatura robotica. Si tratta di multipli d’arte o di design?
«Dipende sicuramente dall’accezione che si dà all'arte, e al design. Ma ad ogni modo, anche se esattamente replicato, un oggetto scolpito in pietra non sarà mai uguale ad un altro. Semplicemente perché ogni blocco di pietra è diverso da un altro e ha una propria storia, geologica.
Gli scultori citati, spesso scolpivano seguendo le informazioni che ricevevano dalla pietra stessa, e adattavano la scultura in itinere in coerenza con la reazione della pietra all'azione dello scalpello. Lo scambio tra scultore e scultura, e la loro connessione se vuoi, era molto profonda. Lo scultore si recava nel luogo di estrazione della pietra e la sceglieva attentamente.

Nel nostro progetto Portal Universalis, dal quale proviene Omne Vivum, l’intento è di recuperare questa connessione profonda con la pietra. Per ognuno dei 999 portali che posizioneremo in luoghi strategici del pianeta, dove le linee energetiche del suono si incontrano, utilizzeremo la pietra più vicina al luogo prescelto. La pietra verrà scelta ed estratta nella piena consapevolezza di questa operazione, che è molto intrusiva se ci pensi. Lo spirito del luogo sarà interpellato e gli sarà chiesto permesso di poter procedere al taglio. Ogni portale, accordato alla frequenza del luogo indicato, sarà unico. Così come qualsiasi scultura abbiano fatto i grandi maestri.»

 

 

GG loop OmneVivum dettaglio Garziano Margraf Ph Michael Sieber 600x450

Omne Vivum, scultura in marmo (dettaglio), design GG-loop, Giacomo Garziano. Realizzazione Margraf. Photocredits Michael Sieber, artista couturier diLIBORIO.

 

La tecnologia aumenta le possibilità espressive dei materiali?
«Ritengo che la tecnologia possa aumentare il controllo e ridurre al minimo i rischi durante la fabbricazione. Per qualsiasi materiale. Riguardo all'espressività, sicuramente un tipo di progettazione come quella generativa, computazionale, informata dalle proprietà stesse del materiale, è in grado di spingere le possibilità di qualsiasi materiale. La progettazione, e il design quindi, di Omne Vivum ha un quoziente di complessità che si manifesta in maniera espressiva.»

 

Omne Vivum è la sua prima opera in marmo? Com’è stato lavorare con questo materiale?
«Abbiamo avuto la fortuna di lavorare per la prima volta con la pietra naturale, con delle eccellenze del panorama mondiale: Margraf come esecutore, oltre che fornitore del Fior di Pesco Carnico, e Raffaello Galiotto, come curatore ma anche mentore, essendo al momento un riferimento per chiunque scolpisca la pietra attraverso processi digitali. Abbiamo imparato tantissimo e questa esperienza sarà molto utile per le prossime realizzazioni di Portal Universalis, e gli altri oggetti e prodotti che stiamo sviluppando, ispirati da questa esperienza.»
Laura Perna

Laura Perna

Dopo la laurea in filosofia conseguita presso l'Università Cattolica di Milano inizia il suo percorso professionale nell'area della comunicazione: uffici- stampa, relazioni pubbliche, editoria. Il suo rapporto con la scrittura è intenso e quotidiano. FourExcellences rappresenta un "punto e a capo", una svolta. È un'idea, poi un progetto che si trasforma in realtà day by day. È una dichiarazione d'indipendenza che condivide con le sue compagne di viaggio. È lo specchio di un mondo effervescente e creativo, la voce di infinite storie.
Image
SEGUICI